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21 Agosto: Giornata Mondiale dell'Imprenditore

Che cosa vuol dire essere imprenditori? Parla la Leadership di UMBRAGROUP

Oggi, 21 agosto, si celebra la Giornata Mondiale dell'Imprenditore. Lo scopo di questa giornata è creare consapevolezza sull’imprenditorialità, la leadership e lo sviluppo sostenibile in tutto il mondo. Un giorno per celebrare le persone che decidono di mettersi in proprio e fare impresa. Un giorno dedicato ai fondatori, ai pionieri ed agli innovatori, che ogni giorno lavorano duramente per creare progresso, ricchezza e benessere.

Anche UMBRAGROUP oggi vuole celebrare la sua Leadership, con una breve intervista ai suoi imprenditori: Reno Ortolani, Presidente del Consiglio di Amministrazione di UMBRAGROUP; Beatrice BaldacciniVicepresidente del Consiglio di Amministrazione di UMBRAGROUPLeonoardo Baldaccini, Presidente delle sedi americane di UMBRAGROUP Sara Ortolani, CEO per Ambiente, Salute, Sicurezza ed Energia

Che cosa vuol dire essere imprenditori al giorno d’oggi?

Essere imprenditori vuol dire, senza dubbio, avere un po’ di sana follia! Perché? Beh, innanzitutto perché se non sei un po’ folle, certi investimenti e certi rischi non li correresti. Sicuramente il primo pensiero, soprattutto nella società odierna, è la responsabilità che si ha nei confronti di tutti i collaboratori e di conseguenza delle loro famiglie. L’imprenditore non è soltanto colui che dà lavoro, ma è colui che si impegna con i collaboratori affinché al loro lavoro, corrisponda un compenso, non soltanto economico, ma principalmente umano. Oggi è, sicuramente, un compito ancora più sfidante, tutto è più veloce e mutevole e l’imprenditore è chiamato a mantenere salde le redini di un’organizzazione che, indipendentemente dalle dimensioni e dal fatturato, è composta da Persone che necessitano di certezze e stabilità. (Reno Ortolani, Presidente del CdA di UMBRAGROUP)

Quale qualità dovrebbe necessariamente caratterizzare un imprenditore? 

Le qualità che necessariamente dovrebbero caratterizzare un imprenditore sono soprattutto coraggio, lungimiranza e resilienza. Se non si è coraggiosi nell’assunzione dei rischi, allora è difficile che il sistema impresa cresca e apporti valore ad un sempre maggior numero di stakeholder. Se non si ha una visione d’insieme, calibrando ogni passo sul presente, ma soprattutto sul futuro, è difficile fare della buona imprenditoria. Infine, se non ci si sente parte integrante della comunità allargata, con la quale l’imprenditore condivide la ricchezza creata, allora fare impresa sembra essere fine a se stessa. (Beatrice Baldaccini, Vice Presidente del CdA di UMBRAGROUP)

Cosa è richiesto ad un imprenditore per fare impresa all’estero?

Per fare impresa all’estero è necessario avere una visione chiara del perché si utilizza la leva dell’Internazionalizzazione. La famosa stella polare che indica se la strada intrapresa, o che si andrà ad intraprendere, porta alla destinazione desiderata. Inoltre, è fondamentale avere l’umiltà di imparare, avere un’elevata intelligenza emotiva che permetta di relazionarsi con la Cultura del Paese che ti ospita; e di conseguenza avere al proprio fianco un Team giusto che capisca la Cultura e la visione dell’imprenditore e lo aiuti a declinarla nel territorio. Infine, all’imprenditore all’estero è richiesto di non scoraggiarsi se ci sono imprevisti o incomprensioni con la cultura locale, ma continuare a collaborare e a creare il Team operativo, supportandolo ed aiutandolo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. E poi, beh, come al solito, un pizzico di fortuna non fa mai male! (Leonardo Baldaccini, Presidente delle sedi americane di UMBRAGROUP)

Si può contribuire al bene comune facendo impresa?

Non soltanto si può, ma si deve. L’impresa non è un’entità separata dal contesto socioeconomico in cui si inserisce, ma è inevitabilmente e necessariamente parte della società, da cui trae risorse, materiali e ispirazione per compiere il proprio lavoro. Pertanto, non è solamente giusto, ma è doveroso restituire in cambio, in egual misura, quanto si prende, per poter rendere il business sostenibile sul lungo termine. Il bene comune può assumere forme diverse: dagli investimenti per la gestione energetica a quelli per la salvaguardia dell’acqua, per far sì che non si prenda dal territorio più di quanto esso possa sopportare. Inoltre, si possono e si devono compiere iniziative di volontariato a beneficio della comunità vicina e lontana. Oggi, infatti, non si può prescindere dal contesto circostante se si vuole fare impresa in modo lungimirante, ma è necessaria una visione d’insieme, che comprenda soprattutto le Persone, che un giorno saranno chiamate a prendere il nostro posto, le nostre aziende, il nostro mondo. (Sara Ortolani, CEO Ambiente, Salute, Sicurezza ed Energia)

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